villaggio fantasma albanese in francia

Les Dourbes, il villaggio fantasma albanese nelle Prealpi francesi

Un villaggio albanese sulle Prealpi dell’Alta Provenza, in Francia.

Tra Digne-les-Bains e il minuscolo paesino di Mezel, nell’Alta Provenza, esiste una località ormai sconosciuta arroccata sulle montagne. La località, quasi inesistente sulle cartine geografiche, prende il nome di ‘Les Dourbes‘ e dista circa un’ora dai centri abitati più prossimi.

Giunti sul cuccuzzolo della montagna si puo’ ammirare un minuscolo ‘villaggio fantasma’ una volta abitato da famiglie albanesi. Il paesaggio, selvaggio e montagnoso ricorda l’aspra vegetazione schipetara e lo stile delle abitazioni è quello inconfondibile delle case di pietra albanesi.

La nascita del villaggio

Erano gli anni Cinquanta del secolo scorso, e in Albania cominciava a prendere vita il lungo e duro regime socialista di Enver Hoxha. Alcune famiglie (imparentate tra loro) di Kukës, villaggio di montagna dell’estremo nord dell’Albania, al confine col Kossovo, riuscirono a fuggire oltrepassando il confine serbo.

Dopo un breve periodo in Kossovo ripararono in Italia per essere infine riconosciuti come rifugiati politici dalla Francia. Quì, dopo un breve soggiorno a Parigi, la famiglia decise di ricercare, nel Paese che li ospitava, un territorio simile a quello della loro terra.

Fu così che la numerosa famiglia Likaj arrivo’ nelle montagne dell’Alta Provenza, stabilendosi nel villaggio di Les Dourbes e ricreando una piccola ‘oasi albanese’ nel Midi francese.

Il villaggio, estremamente silenzioso, si compone di quattro casette diroccate in pietra, come se ne vedono nei dintorni di Scutari o di Argirocastro, una sede, ormai in disuso, della circoscrizione e una chiesetta con cimitero annesso sul retro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il cimitero cristiano è affiancato da un minuscolo cimitero dedicato alla famiglia musulmana albanese Likaj.

Dall’alto delle montagne, ammirarando la natura selvaggia circostante, con un pizzico di immaginazione, ci si sente avvolti dal profumo di rraki, dalla musica delle valle shqipetare, e sembra di essere giunti, di colpo, nel Paese delle Aquile.

A raccontarmi la storia è stato l’ultimo erede della famiglia, incontrato ai piedi della montagna ed estremamente felice di scambiare qualche parola in albanese con me.

a cura di Lorenzo Manca, Dottore in Relazioni Internazionali dell’Area Mediterranea

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