Kruja_castello_di_scanderbeg

Kruja. Alla scoperta del mito di Skanderbeg

Kruja è, per definizione, la città in cui vive il mito di Skanderbeg.

L’eroe nazionale è nato qui più di 500 anni fa e da qui ha guidato la lotta albanese contro gli Ottomani fino alla sua morte. L’orgoglio della bella cittadina per il suo glorioso figlio si rispecchia nella maestosa statua di Skanderberg davanti a cui ci si trova non appena si scende dal furgon. Con la potente spada in mano, il grande condottiero vi accoglie nella sua città natia.

A dire il vero, una precisazione turistica è doverosa. Genericamente, si tende a dire Kruja per indicare la zona del Castello e ciò potrebbe suggerire l’idea errata che l’abitato si trovi all’interno dello stesso. Come succede a Berat, per intenderci.

In realtà, il centro abitato vero e proprio si chiama Fushë Kruja. Diciamo che mentre la zona del Castello è la Kruja antica, Fushë Kruja è la città moderna. La prima è in alto, la seconda sta sotto e il Castello la sovrasta per intero, da una splendida posizione panoramica.

Perché vi dico questo? Perché se usate i furgoni per arrivare a Kruja (da Tirana sono circa 40 minuti) dovete fare attenzione alla destinazione, in genere scritta su un pezzo di cartone posizionato all’interno del parabrezza. I furgoni che hanno come capolinea Fushë Kruja vi lasciano ‘a valle’ e arrivare al Castello a piedi non mi sembra il caso :-D.

Se usate la vostra macchina, o una presa a noleggio, preparatevi a una bella sequenza di tornanti piuttosto ripidi. Quindi, abbiate cura che sia messa bene di motore e di pneumatici.

In genere, si va a Kruja antica per vedere il Castello. Poi ci si fa prendere la mano dal resto delle attrazioni, visitabili in un paio di ore se proprio ve la prendete comoda.

Un suggerimento dettato dalla mia esperienza di 6 anni fa: se sapete di dover macinare moooolto a piedi, non andate né con le scarpettine basse tipo ballerina, né con i tacchi (per le donne), né con nessun tipo di scarpa che abbia una suola molto sottile (consiglio per uomini e donne. Errore che feci io, invece…).

Perché? Perché passerete PER FORZA (la strada è quella!) tra i vari banchi e negozietti del BAZAR e la via è completamente ricoperta da ciottolato liscissimo e bella ripida, sia nel senso della salita che, forse ancor di più, nel senso in discesa. E a scivolare ci vuol poco 😛

Quali sono le attrazioni di Kruja?

Il Castello

Il Castello di Kruja è uno dei più popolari in Albania e uno dei più belli in Europa. Simbolo del potere anche politico che aveva Kruja, che nel 1190 divenne la capitale del Principato di Arbër, la prima forma di stato albanese autonomo nel Medioevo, durante il periodo di Skanderbeg divenne la principale roccaforte della resistenza albanese contro l’occupazione ottomana.

Benché sia eccezionalmente conservato a livello strutturale, c’è da dire che il suo passato si è mischiato malamente al presente. Cioè, essendo stato ristrutturato per ospitarci il Museo Skanderbeg, vi ci troverete, tra le altre egregie cose, anche i venditori di bandiere e gadget albanesi (come in altri musei in Albania, una commistione di antico e moderno che può non piacere), bar e ristoranti. Il che, se da un punto di vista logistico allevia la fatica del turista, un poco toglie alla magia del posto. Ma il panorama mozzafiato che offre il Castello ripaga di tutto.

Ai piedi del complesso del Castello ci sono i resti di un piccolo hammam (bagno turco), nonché una teqe funzionante. Vi ho inserito una piccola galleria di foto che gentilmente mi ha mandato un amico che l’ha visitata, Lorenzo Manca.

Si tratta di un piccolo luogo di culto per coloro che praticano il ramo Bektashi dell’Islam. Questa teqe splendidamente decorata è stata mantenuta nei secoli dalle diverse generazioni della famiglia Dollma, sin dal 1789. Si crede che l’ulivo che si trova davanti a questa piccola Moschea sia stato piantato dallo stesso Skanderbeg.

Il Museo Nazionale Etnografico

Museo_Etnografico_KrujaSituato all’interno del Castello, questo Museo è allestito nella casa della influente famiglia dei Toptani, all’epoca la famiglia regnante a Kruja, in una tradizionale abitazione ottocentesca in stile ottomano.  Inaugurato nel 1989, in sé racchiude già la dimostrazione di autonomia economica della stessa casa Toptani (ci si produceva cibo, bevande, cuoi e armi. In più, la casa era dotata di hammam e mulino ad acqua) e, in più, vengono illustrati i mestieri praticati a Kruja e in Albania, così come lo stile di vita albanese di 300 anni fa.

All’interno del Museo sono esposti oggetti in ceramica, legno, pietra, ferro, cotone, seta, lana, diversi ricami. L’età di questi reperti varia da 60-70 a 500 anni.

Il Museo Skanderbeg

Museo_nazionale_Skanderbeg_KrujaProgettato da Pranvera, la figlia dell’ex dittatore Enver Hoxha, questo Museo, all’interno del complesso del Castello, è stato inaugurato nel 1982 e gli ampi spazi espositivi presentano repliche di armature e dipinti raffiguranti la lotta di Skanderbeg contro gli Ottomani.

Data la venerazione che hanno gli albanesi per il loro eroe nazionale e, aggiungerei io, considerando la mente tendente alla megalomania che ha partorito questo gioiello di struttura, il Museo è stato pensato in grande nel senso letterale del termine. Statue giganti e ampi dipinti murali ripropongono frammenti delle epiche battaglie di Skanderbeg. Basta vedere la foto qui a lato.

Più in generale, comunque, il Museo racconta della vita degli albanesi in epoca medievale, secondo una esposizione cronologica di oggetti, documenti e bibliografie originali sulla storia del popolo albanese dal XV° secolo in poi.

Tra i vari padiglioni visitabili: antichità e primo Medioevo, Principati albanesi, occupazione ottomana e relativa lotta albanese, Castelli albanesi, resistenza albanese, Cancelleria di Skanderbeg, Biblioteca, la Sala dei Principi, la Pinacoteca. In questi spazi espositivi sono in mostra oggetti in ceramica, bronzo, ferro, rame, icone originali, scritti, campane del 1462 e spade originali del XV° secolo.

Il Bazar

Pazar_mercato_tipico_krujaIl mercato all’aperto di Kruja, che si chiama più propriamente Pazar, classico bazar in stile ottomano, è stato restaurato, se così si può dire, nel 2015, nell’ambito delle attività celebrative dei 500 anni dalla nascita di Skanderbeg.

Conosciuto dalla gente del posto come Derexhikut Bazaar, si trova su entrambi i lati della strada che conduce al Castello e, come vi dicevo nella parte introduttiva dell’articolo, la pavimentazione è asfaltata a ciottoli belli lisci. E la strada va in salita. Quindi, occhio a piantare bene i piedi. Ho preso da internet la foto migliore che ho trovato che facesse ben vedere come è fatto il ciottolato. Non so se la riqualificazione del 2015 abbia toccato anche la pavimentazione stradale, ma, nel dubbio che no, la foto vi serve ad avere un’idea di che passeggiata vi aspetta.

I negozi sono dei gingilli. Anche questo lo potete capire dalla foto. Sono tutti fatti in legno: pareti, soffitti, persiane. Praticamente sono rimasti uguali al tempo di Skanderbeg. Si sono modernizzati solo nel tipo di oggetti venduti, visto che hanno dovuto tenere il passo con l’esplosione del turismo in Albania.

E’ uno dei migliori luoghi del Paese per lo shopping di souvenir legati all’artigianato locale: tovaglie splendidamente ricamate, vasi da caffè in rame e piatti, oggetti in argento, rame, di alabastro, tappeti.

Per tutte le informazioni turistiche relative a Kruja, potete consultare il sito ufficiale http://muzeumetkruje.gov.al/. Purtroppo è solo in albanese, per cui fatevi aiutare da qualcuno per la traduzione 😉

Per avere un’idea di dove alloggiare a Kruja, andate su questo link.

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