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Letteratura albanese. Un ricordo per Dritëro Agolli

in colloborazione con Ledjana Qyli

 

“Këtu s’do jem, do jem larguar:
Në tokë, i tretur si të tjerët,
Në kafenenë e preferuar
Nuk do më shohin më kamerierët…”

Sono questi i versi iniziali della poesia “Këtu s’do jem” del grande Dritëro Agolli.

Nato il 13 ottobre del 1931 nel quartiere di Devoll, Menkulas, è morto lo scorso 3 febbraio a Tirana.

Ha iniziato i primi studi nella sua città natale e successivamente ha continuato ad Argirocastro, in una scuola ad indirizzo classico, per poi spostarsi a San Pieterburgo.

 Dritëro Agolli è conosciuto non solo come uno dei poeti più importanti e più talentuosi d’Albania, ma anche come giornalista, pubblicista e scrittore di prosa, senza lasciare da parte il suo attivismo nella vita politica del Paese delle Aquile.

Oltre agli innumerevoli scritti entrati nella letteratura classica albanese, sono da sottolineare la sua collaborazione al quotidiano “Zëri I popullit “ e i suoi 30 anni da Deputato.

Nonostante le sue innumerevoli attività poco legate al mondo letterario, è in quest’ultimo che Agolli ha raggiunto l’apice della sua notorietà: poesie, poemi, racconti, drammi, ma anche sceneggiatore di diversi film, per alcuni dei quali è stato regista.

Gli scritti di Agolli entrano nell’animo dell’uomo comune. Un contadino, uno studente, un pastore possono diventare il personaggio principale, con le loro sensazioni e emozioni.

In poesia, ha scritto tanto per la Nënë Shqipëri, la Madre Albania, per l’amore e il dolore umano, così come di temi più legati alla filosofia.

Agolli è un scrittore che, con la sua creatività, ha lasciato una traccia profonda nella storia della letteratura albanese, tanto da essere fonte di ispirazione per molti giovani che hanno letto i suoi scritti.

Venuto a mancare a causa di una malattia, Agolli è uno di quegli scrittori destinati a sopravvivere oltre la sua morte, sempre vivo in quei versi che sono la sua eredità anche spirituale.

E così chiudo questo articolo citando alcuni versi della stessa poesia con la quale ho cominciato: :

     …Po kur të jesh mërzitur shumë,
Në raft të librave kërkomë,
Aty do jem i fshehur unë
Në ndonjë varg a ndonjë shkronjë”

 

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