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Enogastronomia albanese: Berat

Ogni città albanese si distingue non solo per il suo aspetto caratteristico, ma anche per i suoi piatti tradizionali. Per ogni tipo di cucina, nelle varie città sono costruiti diversi ristoranti.

A Berat sono circa 25 i ristoranti che offrono piatti della tradizione gastronomica locale, sebbene di recente si sia notata una certa combinazione di cucina tradizionale con specialità estere, prevalentemente italiane.  Comune a tutti i ristoranti è il gusto genuino dei prodotti utilizza, poiché si tratta di alimenti bio.

Alcune specialità del tipo ‘piatto unico’ sono la rosnica, piatto a base di pollo e pasta ‘sbriciolata’, o la anabokshana, preparata con fegato, rise e spezie. E ancora carni, formaggi e la bistecca alle noci.

Ci sono anche deliziosi dolci tradizionali, come il Mali i bardhë, conosciuto dagli stranieri come Mont Blanc, che si mangia solo a Berat e si trova esclusivamente nei menù della pasticceria dell’Hotel Tomor (il dolce è stato, effettivamente, importato dall’estero, ma gli abitanti di Berat attribuiscono il suo nome al bianco delle pendici del monte Tomor) la trigona, a base di miele, noci (come il bakllava, infatti in alcuni siti di ricette albanesi la mettono come una sorta di sottocategoria) e sciroppo di zucchero, il revani, fatto con amido, zucchero (sia nell’impasto della base che nello sciroppo di copertura) e miele.

Tutti questi alimenti sono combinati alla perfezione con i vini prodotti dalle cantine locali.

Quella più famosa, non solo a Berat e all’interno dell’Albania, ma anche all’estero, è la Kantina Çobo (http://www.cobowineryonline.com/ questo è il link alla versione in inglese del sito delle Cantine) che ha avuto una lunga tradizione di produzione di vino sin dagli inizi del 1900, per poi subire un arresto forzato durante il periodo comunista.

La tradizione di famiglia, cominciata dal bisnonno dell’attuale proprietario Muharrem Çobo, è cominciata in un villaggio vicino al Monte Shpirag, in un’epoca storica, quale appunto quella del comunismo, in cui l’unico momento in cui il vino veniva consumato in Albania era il periodo di Capodanno.

L’eredità di famiglia è stata raccolta da Muharrem, che, dopo aver finito gli studi di giurisprudenza in Italia, ha portato in Albania il suo ‘taccuino degli appunti’ tenuto durante le conversazioni con un mastro vinaio italiano.

Il vino delle Cantine Çobo è al 100% un prodotto albanese: ottenuto da tutte le varietà di uve albanesi, prodotto da lavoratori albanesi e imbottigliato in Albania. Attualmente sono prodotti 5 tipi di vini premium: Trebiano, Kashmer, Shesh i Zi, Shesh i Bardhë, e E Bardha e Beratit (traducibili, grosso modo, come: Trebbiano, Kashmer, Terra Nera, Terra Bianca, Bianco di Berat).

Sono anche prodotti due tipi di raki: raki më arra e raki rrushi (grappa alle noci e grappa di uve).

Per chi volesse visitarle, le Cantine hanno una vineria e una sala degustazione. Su appuntamento, è possibile fissare un tour. Niente paura per la lingua: oltre che l’albanese, sono parlate anche la lingua italiana e quella inglese.

 

Ringrazio Lediana Qyli, studentessa di Berat, per il materiale e gli appunti forniti per la stesura di questo articolo.

© 2017, Katia Pisani. All rights reserved.

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