voce aquila albania natale

Gli albanesi tra il Natale e il Capodanno

aquiola albania marin zenelaj nataleL’Albania, si sa, è uno dei pochi Paesi al mondo in cui tutte le religioni convivono in modo estremamente pacifico. Visto che siamo nella settimana delle feste natalizie, ho lasciato spazio ad uno studente della Petro Nini Luarasi, scuola superiore di Tirana che ha iniziato la collaborazione con quella di Berat nell’ambito del progetto ‘Giovani scrittori e giornalisti’. Lo studente, aiutato in questo progetto dalla Professoressa Albana Muceku, si chiama Marin Zenelaj e ne vedete la foto qui di fianco. Ecco come, in modo molto genuino, scrive di cosa voglia dire l’aria delle feste in Albania. Leggiamo insieme.

Albania, dove i  musulmani, i cattolici e gli ortodossi  vivono insieme  in pace e felicità’, come scrive un poeta e pubblicista albanese dell`800, Vaso Pasha.

“La fede degli Albanesi è l’Albania”, perchè la gente che ci vive è senza pregiudizi. L’Albania: da una festa all’altra, da Pasqua a Bajram, da Natale a Capodanno. Questi siamo noi. Persone che sappiamo festeggiare in qualsiasi momento e per qualsiasi cosa, senza chiederci perchè dobbiamo festeggiare il Natale. Soprattutto, è una festa, e perchè Cristo è nato e noi, tutti insieme, ci riuniamo in famiglia e ci auguriamo ‘’Gëzuar’’,  sperando che tutto vada bene.

Perchè festeggiamo il Bajram? Che importanza ha? E’ una festa. Basta che le persone con buona fede si riuniscano insieme e trascorrano dei momenti di allegria e pace.

Poi c’è anche la notte del Capodanno. Una festa che è stata e rimarrà molto popolare e che piace a tutti. Un anno passa e un altro viene. Le impressioni personali di questa festa sono molte e diverse. Mi piace da morire l’odore della cucina che si sente dappertutto in casa, riempendo ogni angolo con i profumini delle delizie albanesi: insalate, tacchino con pershesh, riso e byrek .Mi piace fingere di non essere curioso per i regali, ma dentro di me ardo dal desiderio e non vedo l’ora di scoprire cosa i genitori o i nonni c’hanno messo dentro.

Il ricordo più bello della mia infanzia era il momento in cui io aspettavo il  ‘’Babbo Natale’’ fino a mezzanotte della Vigilia, sperando di trovare i regali che gli avevo chiesto. Poi  tutti insieme a tavola facendo gli auguri.“Gezuar” .“Gezuar” .“Gezuar” ……augurandoci  un anno migliore, e io che correvo alla porta ogni volta che qualcuno bussava.

Tutto intorno a noi è magico in questi giorni, perchè la pace e l’amore scendono nelle famiglie albanesi.

 Marin Zenelaj

 

 

 

 

© 2016 – 2017, Katia Pisani. All rights reserved.