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Archeologia subacquea in Albania. La Valona sommersa: esperti sub di Southampton fanno una grande scoperta

Degli esperti di Southampton hanno fatto una grande scoperta nel sito sottomarino di un antico insediamento romano.

Un team, guidato da un archeologo dell’Università di Southampton, ha trovato i resti ancora sconosciuti di una fortezza e di un antico porto al largo della costa albanese. Gli studiosi erano alla ricerca del sito archeologico di Triport, nei pressi del moderno porto di Valona, e i sub hanno trovato ulteriori 8 acri di strutture sommerse in aggiunta ai circa 12 acri già conosciuti.

La scoperta suggerisce che Triport fosse un porto per un grande insediamento umano risalente al periodo romanico e potrebbe essere stato collegato all’antica città di Aulona, ora nota come Valona.

La spedizione di 14 ricercatori è stato guidata da Peter Campbell, della Università di Southampton, e Neritan Ceka, dell’Istituto Albanese di Archeologia e dell’Agenzia Nazionale Costiera albanese.

Il Dottor Campbell ha detto: “Abbiamo trovato tracce di antichi cambiamenti del livello del mare, di commercio greco e romano (dal 4° sec. a.C. al 7°d.C.), ma una delle scoperte più significative è stata quella dei resti sommersi più grandi, che ci spinge a ripensare l’importanza di Triport come un porto romano. L’Albania ha alcune delle acque più importanti del Mediterraneo. Questo litorale era vitale per il commercio antico e oggi continua ad essere significativo in quanto zona di convergenza per le specie dall’Adriatico e dallo Ionio.”

Triport offriva alle navi un ancoraggio sicuro ed era collegato alle città del passato attraverso le principali strade romane. Il sito è stato esplorato per la prima volta nel 20 ° secolo, con ulteriori studi nei primi anni 2000.

I mari albanesi hanno fra i migliori patrimoni culturali subacquei del Mediterraneo, una indiretta conseguenza delle restrizioni imposte dal regime comunista alle immersioni subacquee e allo sviluppo costiero.

La spedizione ha anche esaminato l’impatto che lo sviluppo costiero e l’inquinamento stanno avendo sul questo sito archeologico.

Il progetto ha scoperto, tra i vari reperti, ancore fatte di pietra, di piombo e di ferro, così come anfore, grande brocche usate come contenitori, risalenti ad un periodo compreso tra il 300 a.C. e il Medioevo.

Altri reperti antichi trovati includono tegole per le case, piatti e brocche d’acqua. Sono stati fatti rimanere indisturbati lì nel posto in cui sono stati rinvenuti, in attesa di sviluppi futuri sulla ricerca archeologica.

Traduzione da:

http://www.dailyecho.co.uk/news/14695109.Southampton_expert_divers_make_major_discovery_at_underwater_Roman_site/

Agli inizi degli anni 2000 anche una spedizione italiana si è occupata dell’ ’Albania sommersa’. E’ quella che ha dato vita al ‘PROGETTO LIBURNA’. Ne parliamo in un altro post. Per il momento, guardatevi il video tratto dall’iniziativa. Che bellezza!!! Questo è il link youtube: https://www.youtube.com/watch?v=4w6qxTBEJ0g

 

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