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Cibo biologico in Albania. Fattoria Amalthia, il bio-organico che ci mancava

I prodotti bio-organici sempre più spesso trovano posto nelle aziende agricole albanesi, le quali rivolgono la loro attenzione al cibo salutare.

Non è una vista che si presenta così spesso ai nostri occhi nella vita quotidiana, quella di un agnello o di un capretto che bevono latte da un biberon, come fossero dei neonati. Se avete legami con la vita di paese, questi incontri forse li avete avuti, ma se non vi è mai capitato allora dovete senz’altro prendere la strada in direzione di Durazzo.

E non per vedere l’Anfiteatro o per fare un giro a Vollga, ma per andare in paese, e precisamente a Katund i Ri, o, come si chiama quella zona di Shkozet, Sektori Rinia, cosicché possiate vedere come i capretti bevono latte dal biberon nella nuova Fattoria Amalthia.

Ai tempi d’oggi, si parla spesso di prodotti bio in commercio, ponendo l’accento sul cibo genuino e salutare, che cresce in maniera naturale nel terreno, senza utilizzare componenti chimici e addizionali ormonali che ne velocizzino la crescita. E l’abuso della parola ‘biologico’ è così elevato che è molto difficile per il consumatore riuscire a distinguere tra un prodotto bio o bio-organico che può trovare in commercio.

frontale della fattoriaFortunatamente esistono degli indicatori che permettono di riconoscere un vero prodotto bio. Noi abbiamo ‘incontrato’ uno di questi indicatori quando abbiamo conosciuto la titolare della nuova Fattoria Amalthia, nata in questa zona rurale di Durazzo. Veramente interessante, questa Fattoria, i cui primi passi sono stati guidati da Jona, che ha deciso di creare questa struttura assolutamente speciale per offrire al mercato un prodotto che mancava quasi completamente: prodotti caseari da latte di capra.

Esatto, la Fattoria Amalthia, così come si può capire dal suo nome ispirato alla mitologia greca, è una fattoria di capre, forse l’unica di questo genere in tutta l’Albania, e che ha deciso di allevare agnelli e, appunto, capre per portare sulle nostre tavole il formaggio naturale di capra, il latte di capra e la carne di agnello allevato non solo in modo naturale ma anche nel rispetto dell’animale stesso.

Volendo aiutarci a capire ancora meglio cosa c’è dietro alla definizione di prodotto bio, Jona ci ha spiegato che esso, di origine vegetale o animale che sia, è un cibo che deve crescere secondo i ritmi naturali della terra. E la terra si deve nutrire soltanto di fertilizzante organico, sementi e piante che sono già in quel posto e sono quanto di più autentico perché non modificate; e se si tratta di cibo destinato all’alimentazione del bestiame, esso non influisce sulla qualità della carne e dei prodotti caseari che ricaviamo dai nostri animali.

Ma il processo non finisce qui, non basta solo crescere una pianta o un animale in maniera naturale ma bisogna anche certificarli, attraverso una documentazione specifica richiesta dal Ministero dell’Agricoltura e dall’Autorità Nazionale per l’Alimentazione, o dagli altri organismi che forniscono questi certificati per dare maggior valore al prodotto.

Il progetto della Fattoria Amalthia è basata sull’esperienza raggiunta grazie allo studio delle legislazione dell’Unione Europea, nella speranza che in futuro, quando l’Albania ne diventerà membro effettivo, si possa prender parte al mercato globale. L’aspirazione principale è che il prodotto finale sia certificato come bio-organico. Fino ad ora, ha detto Jona, ci siamo riusciti con il nostro formaggio di capra e vogliamo arrivarci anche con gli altri nostri prodotti, inclusa la carne. I nostri prodotti sono naturali e puntano alla qualità, che infatti non è facile da raggiungere e obbliga ad un grande lavoro di cura.

Fino ad ora siamo in vantaggio rispetto ad altri produttori poiché la gestione della filiera alimentare e l’attenzione verso le capre ci permette di controllare la qualità del latte e dei suoi derivati. E di questi ultimi, puntiamo forte a diversificarne la gamma, così da offrire il meglio ai nostri consumatori. Per questo sperimentiamo diverse varianti di derivati, come ad esempio il caciocavallo con le noci, che è una nostra esclusiva.

Sorge spontanea la domanda: come si riesce a controllare o a sapere cosa devono consumare gli animali, cosa bisogna seminare, quale mangime si deve utilizzare, la sua quantità, come si combina per ottenere il giusto risultato? Il latte che ci hanno offerto i padroni di casa (è stato curiosamente piacevole che, anziché avere il solito dolce o un bicchiere di bibita, ci abbiano dato un bicchiere di latte fresco di capra) era molto buono ma non possiamo comprenderne la qualità basandoci solo sul suo sapore.

capretti con biberonProprio per questo, la fattoria collabora strettamente con veterinari, specialisti zootecnici, tecnici agrari, oltre che con tutti gli organi competenti, in modo che il consumatore abbia la qualità e la giusta sicurezza alimentare. Le consulenze dirette con il laboratorio italiano ‘Zootecnica’ controllano ogni prodotto, aggiungendo ai controlli della AKU (Agenzia Alimentare) un controllo supplementare per una sicurezza maggiore e una qualità garantita. Ma questo non basta. La fattoria si consulta con gli specialisti italiani anche in merito all’alimentazione per il bestiame, riducendo al minimo la possibilità di malattie e infezioni varie che provengono principalmente dagli alimenti. Anzi, nel caso in cui gli animali si ammalino, vengono curati come bambini, usando olii, liquidi, miscele o essenze naturali, per evitare l’utilizzo di farmaci. Se si escludono i vaccini obbligatori, gli animali non prendono nessun altro composto chimico, mantenendo così la massima integrità.

Ecco quindi cosa si nasconde dietro un prodotto bio-organico. Un grande e stancante lavoro, non tanto semplice ma bello. Noi vediamo capretti trattati come bimbi che bevono latte dal biberon ma vediamo anche alta tecnologia che assicura la purezza del prodotto. Se per mungere le capre si usano i macchinari, è solo per non avere l’odore della mungitura sulle mani; ma per crescere l’erba che le capre mangiano, usiamo l’amore della terra. E per crescere i capretti, usiamo il nostro amore.

(dal numero 19/2016 della rivista Travel, supplemento Made in Albania- la galleria fotografica sotto è quella delle pagini originali della rivista in lingua albanese)

Se volete essere sempre aggiornati sull’attività della Fattoria Amalthia, potete andare alla sua pagina fb https://www.facebook.com/ferma.amalthia?fref=ts , in cui troverete anche le foto scattate durante la tre giorni del Terra Madre Balkans 2016. Jona e la sua fattoria ci hanno partecipato con i loro buonissimi prodotti!!!

© 2016 – 2017, Katia Pisani. All rights reserved.

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