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Alla scoperta del Distretto di Korça: gli imperdibili del sud-est dell’Albania

Dopo la presentazione generale del Distretto di Korça fatta con l’articolo scorso, oggi andiamo più nel dettaglio e vediamo quali sono le tappe imperdibili del vostro tour del sud-est dell’Albania. Si spazierà tra archeologia, storia, gioielli della natura e ottima cucina. Diamo un occhio insieme.

Korça

La ‘Parisi i vogël’- la ‘piccola Parigi’- dà il nome all’omonima Prefettura ed è conosciuta come la “culla della cultura albanese”. Diciamo pure che il suo nome è tradotto in italiano come Coriza e così potete trovar scritto in alcuni testi nostrani di inizio secolo ‘900. Secondo i documenti storici, la sua fondazione risale agli inizi del Medioevo – nella prima metà del XV° secolo – quando la provincia di Korça era governata dai Muzakajt (il nome della famiglia è spesso trascritto anche come Muzaka).

Importante centro commerciale, durante i secoli le carovane dei mercanti albanesi partivano da Korça per poi dirigersi verso Turchia, Grecia e Russia.

Allo sviluppo economico si è affiancato anche quello culturale. La prima scuola di lingua albanese, originariamente solo maschile, è stata inaugurata nel 1887 e oggi ospita il Museo Nazionale dell’Istruzione. Una scuola separata per le femmine è stata aperta nel 1891. Un liceo francese si è aperto nel 1917 dopo l’Indipendenza dell’Albania dall’Impero ottomano.

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Statua all’Eroe Nazionale

Proprio a proposito dell’Indipendenza, a Korça si può ammirare il monumento all’Eroe Nazionale scolpito da uno dei maggiori scultori albanesi, Odhise Paskali (è lo stesso scultore della statua di Scanderbeg nella omonima piazza di Tirana). Immortala la discesa dei patrioti dalle montagne per liberare Korça e in albanese è conosciuta come Statuja e Luftëtarit Kombëtar“. La vedete in foto.

La statua si trova nella piazza centrale di Korça, la stessa in cui potete ammirare la meravigliosa Katedralja Ringjallja e Krishtit, la Cattedrale Ortodossa della Risurrezione di Cristo. Impossibile non rimanerne affascinati. Fateci una visita. La merita tutta!

Se la Cattedrale è il gioiello architettonico di Korça, la città non si fa mancare anche la definizione di ‘città dei Musei’. Potrete visitare il Museo Archeologico, il Museo Orientale ‘Bratko’, il Museo Nazionale dell’Arte Medievale, il Museo Nazionale dell’Istruzione, la Casa-Museo del pittore Vangjush Mio, il Museo dedicato al fotografo americano di origine albanese ‘Gjon Mili’.

Pogradec

La città di Pogradec si trova sulle rive di un miracolo naturale, il Lago di Ohrid– patrimonio Unesco dal 1980- a 695 metri sul livello del mare.

La testimonianza architettonica più affascinante del suo passato è il Castello, costruito dai Desareti sopra la città attuale sulla collina, a poco meno di 900 metri di altitudine.

Proprio partendo dalla collina che si affaccia sul lago e su Pogradec, e seguendo le montagne a nord-ovest del lago, si trova una ricca area storica, Mokra. Qui si trovano le Tombe di Selca (IV ° secolo a.C.), il Ponte di Golik (parte della antica Via Egnatia romanica) e, ancor più dietro delle montagne, Rodokal e Omezh, dove, secondo la leggenda, vivevano gli zii materni di di Alessandro Magno.

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Mosaici di Lin

Il villaggio di Lin si trova lungo l’unica penisola del lago di Ohrid. Qui si trova una antica Basilica cristiana con splendidi mosaici risalenti al VI ° – VII ° secolo d.C. Anche in questo caso le leggende narrano di tesori nascosti lungo le rive del lago dall’Imperatore Giustiniano in epoca bizantina.

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Pogradec è conosciuta come la città dei fiori. Grandi spazi verdi si estendono sul lungolago, coperti da fiori colorati dalla primavera alle prime nevi d’inverno. Ad est del Lago di Ohrid, il grande Mali i thatë (traducibile come ‘Montagna Arida) sale fino ai 2.200 m di altezza, riconoscibile dal perenne cappuccio di neve sulla cima. Le rive della città sono esposte ai venti da nord, garantendo sempre una lieve increspatura all’acqua. Quindi il paesaggio è, nel complesso, uno dei più pittoreschi del lago di Ohrid. E l’aria una delle più salutari, giacché la costante brezza garantisce un clima abbastanza fresco anche durante l’estate.

La cucina è uno degli altri buoni motivi per visitare Pogradec. Imperdibile la koran, la trota endemica tipica del lago di Ohrid. Ogni ristorante che si rispetti a Pogradec ve la proporrà nel suo menù, quindi non fatevi scappare l’occasione di assaggiarla. Pogradec vi invita a rilassarvi e godervi tutto l’anno. Quindi visitate Pogradec e scoprite perché questo posto è conosciuto anche con l’antico nome romano di Lyhnidas, cioè Lago di Luce.

Dardha

Questo villaggio montuoso è immerso tra montagne e foreste di rara bellezza naturale. Si trova a 20 km da Korca ad un’altitudine di 1.344 metri sul livello del mare. Il clima è ricco di ossigeno e molto sano.

I campi verdi, le fresche estati e i freddi inverni innevati rendono Dardha una meta turistica popolare durante tutto l’anno. Gli sport invernali, in particolare lo sci, attirano molti turisti. In primavera, estate e autunno è una destinazione popolare per gli escursionisti, sia per le semplici passeggiate che per il trekking più impegnativo.

Tra le molte sorgenti del villaggio si può anche trovare la cosiddetta Uji i qelbur, che serve come acqua curativa per disturbi dello stomaco e del rene. Le caratteristici case in pietra completano la bellezza di questo villaggio.

Parco Nazionale di Drenova

Il parco si trova nella catena montuosa Morava ed è conosciuto anche come “Bredhi i Drenoves” (Abeti di Drenova). È anche ricco di altri alberi di faggio e di pini neri. Le pendici della foresta sono coperte di noccioli. Esiste anche una ricca di fauna, nella quale spicca l’Orso Bozdovec, una rara specie albanese.

Vithkuqi

Questo villaggio, in cima ad una collina a 25 km da Korça, ha una bellezza naturale incontaminata.

Il punto più alto è Rrungaja, a 1.750m di altitudine. Una delle attrazioni è l’acqua fredda di Bellovoda, ricca di sali minerali e conosciuta anche con il nome di Acqua Bianca. In questa zona si trovano foglie di tè di montagna e varie erbe medicinali.

Il villaggio sorprenderà tutti quei visitatori che amano l’arrampicata e l’aria fresca in un clima montano sano. Ma c’è anche altro da visitare: il Monastero di San Pietro, con i suoi affreschi e icone di fiori, uccelli e animali mitologici; la Tomba di Babtiz; il Bacino Artificiale del Gjanci.

Voskopoja

Anche se oggi è un remoto villaggio, nel XIV° secolo Voskopoja (conosciuta in italiano anche come Moscopoli) era un’importante città medievale e serviva da ponte non solo all’interno del Paese, ma anche tra i paesi limitrofi come la Grecia e la Turchia.

Raggiunse il picco della sua prosperità nel 1764, quando la popolazione arrivò a 30.000 abitanti. Durante questo periodo la città aveva 24 chiese con bellissimi affreschi. Sfortunatamente, oggi solo sette rimangono. Ed inoltre aveva un’Accademia, una biblioteca, una stamperia (risalente al 1720) e una fertile produzione di artigianato e tessile. Voskopoja fu distrutta per la prima volta nel 1769, per la seconda volta nel 1789, e per la terza volta nel 1916. Fortunatamente, è sopravvissuta ancora una grande ricchezza di arte medievale.

La bella città e i paesaggi circostanti sono circondati da alte colline e lussureggianti foreste di felce. Una vista meravigliosa sulle vette di Lenije e Ostrovica si può avere dal Monastero di Shen Prodhom (2.246 metri sul livello del mare).

Visitare Korça e dintorniTra le Chiese che è possibile visitare ci sono: il sopra citato Monastero di Shen Prodhom, dove purtroppo solo una chiesa è rimasta indenne al fuoco distruttivo che ha preso le altre parti del Monastero; la Chiesa di San Kolli, costruita nel 1721 e che contiene affreschi e dipinti dei maestri bizantini David, Kostandini e Anastasi; le Chiese di San Milli e San Thanasi, oggi in rovina ma che conservano ancora parti di grandi dipinti dei pittori Kostandin e Athanas.

Boboshtica

Boboshtica è nota non solo per la produzione di raki di gelso ma anche per quella di di articoli di lana come coperte (velenxa) e tappeti.

Questo villaggio ha due chiese con un notevole numero di affascinanti affreschi.

Boboshtica offre numerosi ristoranti dove assaggiare l’agnello arrosto cucinato nel modo tradizionale albanese.

Prespa

Visitare Korça e dintorniIl Parco si trova a 45 km a nord-est di Korça e comprende montagne, superfici del lago omonimo, foreste e pascoli. La flora e la fauna del parco sono piuttosto unici: 56 tipi di piante, otto tipi di pesci endemici (carpa, anguilla, murena, savetta, carassio e il raro Pelicanus Crispus, noto anche come Pellicano Riccio, che si trova solo qui e a Karvasta, in Grecia.

Sette piccoli villaggi rurali e l’assenza di città o di industrie rendono quast’area un tesoro naturale poco conosciuto. I laghi transfrontalieri di Prespa (Piccolo e Grande Lago) hanno una superficie albanese di poco meno di 50 km2 e si estendono anche ai territori della Macedonia e della Grecia. I Laghi di Prespa e il Lago di Ohrid sono uniti da un collegamento sottomarino.

Visitare Korça e dintorniSulla pittoresca Isola dei Serpenti (l’Isola di Maligrad), nella parte albanese del Lago di Prespa, ci sono le rovine di una vecchia Basilica, dedicata alla Vergine Maria. Costruita nel XIV° secolo in una caverna rocciosa, è nota per le sue belle immagini murali bizantine, che si trovano sia all’interno che all’esterno della struttura.

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